CONFIGURAZIONE DI SISTEMA



Premesso che fino ad ora sia filato tutto liscio, e che abbiate immesso nome utente e password, impostiamo l’installazione di FreeNAS, per adattarla alle nostre esigenze. 

Iniziamo andando in System>General; 

Nella casella "Hostname", inserite un nome a piacimento (senza spazi)

Nella casella "Domain", mettete "com", "casa", o quello che volete voi, andrà a comporre il nome del server (nel mio caso "servernas9000.com).

Sotto, inserite l'username che volete usare per accedere alla Web GUI, o lasciate quello predefinito.


Nel campo “Protocol” potete selezionare il protocollo di connessione utilizzato per la Web GUI, http (più immediato e tradizionale) o https (più sicuro).

Nel menu a tendina di "Language", selezionate italiano.

In "Time/Zone" selezionate "Europe/Rome", successivamente date il segno di spunta a "Use the specified NTP server", e nella casella che apparirà sotto inserite "time.windows.com", e sotto ancora definite l'intervallo in minuti che permetterà al server di aggiornare la data e l'ora, io ho messo il valore 80.

La pagina dovrebbe apparirvi così:

OPZIONI E INIZIALIZZAZIONE DEI DISCHI



Ora, configuriamo i dischi



Piccola premessa:


FreeNAS non supporta ufficialmente file system diversi da 
UFS
, che è il suo file system nativo (Unix).
Se provate a utilizzare dischi formattati in NTFS, FAT32 o altri, potrete utilizzarli normalmente, ma rischiate di perdere dati!! 
Per questo all'inizio della guida consigliavo di usare dischi vuoti.
In ogni caso, se volete lo stesso usare dischi pieni, fate molta attenzione!

Esperienza personale:
Avevo un disco rigido da 1 TB formattato NTFS, circa 600 GB occupati. 
Ho trasferito via rete circa 30-40 GB di backup dal mio fisso. I dati sono andati persi, e al riavvio il disco non funzionava. In preda al panico, ho dovuto staccarlo, collegarlo via USB al mio PC e fare un chkdsk per ripristinare il file system dato che nemmeno Windows riusciva a leggerlo (mi chiedeva di formattarlo!).

In conclusione: Ho perso i dati che avevo trasferito e anche alcuni file che erano nella stessa cartella. Ho acquistato subito un disco da 1500, dopodiché l'ho formattato in UFS e trasferito via rete al server i file di quello da 1000. Finita la copia, ho formattato quello da 1000 in UFS ed ora non si sono più verificate perdite di dati, nemmeno quando è caduta la corrente (anzi, ho guadagnato altri 1500 GB di spazio! ).
Il modulo NTFS-3G di FreeBSD non è affidabile, tranne nel caso in cui dovete fare operazioni di read.

Insomma, evitate davvero di usare dischi pieni formattati con file system non-UFS.



Iniziamo andando in Dischi>Gestione, e cliccando sul +, vi apparirà una schermata dove dovete inserire i dati del disco.

Se collegate "a caldo" un disco esterno al server, per farlo riconoscere basta cliccare su Ripeti scansione dischi.

Selezionate il disco designato per contenere i vostri dati.
Inserite una descrizione, e impostate il "Tempo per lo standby del disco", io ho messo 180 minuti. Settando questa impostazione, dopo il tempo impostato, i dischi si spegneranno se non utilizzati.

Attivate il monitoraggio S.M.A.R.T. selezionando la casella. Se state montando una chiavetta USB o comunque un disco non meccanico, non selezionatelo.

In "File system preformattato" se il disco è vuoto, selezionate "Unformated", altrimenti, il file system del disco.

Cliccate su Aggiungi, tornerete alla schermata di prima; ripetete questo passaggio per ogni disco che volete usare.


Quando avete finito, cliccate su "Applica modifiche".

Se i dischi che avete configurato sono pieni, saltate questo ↓ passaggio:


Andate in Dischi>Formatta; nella sezione Disco, selezionate il disco che volete formattare, e in File system selezionate "UFS (GPT and Soft Updates)".

Date un 
etichetta per il volume (non inserite spazi) e lasciate inalterata l'opzione "Minimo spazio libero".

Fate attenzione, prima di cliccare su "
Formatta il disco", che il disco selezionato sia quello giusto (verranno cancellati tutti i dati)!

Se avete finito la formattazione passiamo allo step successivo.



Andate in Dischi>Punto di Mount, cliccate su "+", inserite i dati del vostro disco e selezionatelo dal menu a tendina.

Se il disco è pieno o contiene qualcosa, in "Partition type" selezionate "Partizione MBR"(la più comune), mentre se avete appena formattato il disco, selezionate "Partizione GPT".

E poi:

Partition number1 (si presume che voi abbiate un disco con unica partizione)
File system: se avete appena formattato inserite "UFS", in caso contrario, quello del vostro disco.
Nome del punto di mount: quello che volete... 

Potete anche inserire una descrizione.

Lasciate tutto com'è e cliccate su "Aggiungi".

Tornerete alla schermata di prima, e come prima, eseguite l'operazione per ogni disco che volete usare.


Finito, cliccate su "Applica modifiche".

Vi ricordo che il file system utilizzato da FreeNAS non è compatibile con Windows, e nemmeno completamente funzionante su Linux. Nel caso abbiate un disperato bisogno di leggere direttamente il contenuto dei dischi rigidi da un altro computer, dovete attaccarli e leggerli con un LiveCD di PCBSD (necessita di installazione) o OpenSolaris/OpenIndiana (o distribuzioni Unix affini). UFS è comunque tecnicamente superiore ad NTFSnon frammenta ed è case sensitive




Se volete creare un RAID0 o RAID1 software:
 
Consiglio vivamente di utilizzare solo dischi vuoti, un passaggio fatto male potrebbe causare la perdita di tutti i dati!

La creazione di un nuovo array elimina tutti i dati contenuti dei dischi utilizzati per il RAID.
•	Andate in Dischi>Gestione, cliccate sul + e in File System Preformattato inserire: Unformated. Ripetete questo passaggio per gli altri dischi che volete aggiungere.
•	In Dischi>Formatta, selezionate i dischi e formattateli come Software RAID;
Creare il RAID in Dischi>Software RAID>RAID1 oppure RAID0, cliccate sul + , date un nome al RAID, selezionate i dischi e selezionate l'opzione "Crea ed Inizializza un RAID";

Questo post descrive alcuni test effettuati utilizzando CPU vecchie per utilizzare un RAID software.

•	Formattare il nuovo RAID come UFS in Dischi>Formatta;
•	Montare il RAID in Dischi>Punto di Mount e cliccando sul +, lasciando le opzioni come sono (Partizione GPT e partition number: 1).

Ricordatevi che il Software RAID utilizza la CPU per la parità e per allocare i dati, un consiglio che posso darvi è, nel caso di un sistema molto datato, di utilizzare il RAID1 a scopo di prevenire guasti piuttosto che un RAID0 che dimezza l'MTBF e su processori poco potenti non porterebbe molti vantaggi in termini di velocità.

Tenete a mente che il RAID1 non è un backup!http://www.freenaskb.info/kb/?View=entry&EntryID=174shapeimage_1_link_0


Per creare un RAID0+1 o RAID10 software:


1) Andate in Dischi>Gestione, cliccate sul + e in File System Preformattato inserire: Unformated. Ripetete questo passaggio per gli altri dischi
che volete aggiungere.
(è possibile spuntare l'opzione S.M.A.R.T.)

2) In
Dischi>Formatta, selezionate i dischi e formattateli come Software RAID

3) Creare il RAID in
Dischi>Software RAID> RAID0, cliccate sul + , date un nome al RAID, selezionate i dischi e 
selezionate l'opzione "
Crea ed Inizializza un RAID"

4) In
Dischi>Formatta, selezionate i dischi e formattateli nuovamente come Software RAID

5) Creare il RAID in
Dischi>Software RAID> RAID1, cliccate sul + , date un nome al RAID, selezionate i dischi e 
selezionate l'opzione "
Crea ed Inizializza un RAID"

4)
Formattare il nuovo RAID come UFS in Dischi>Formatta;
* Montare il RAID in
Dischi>Punto di Mount e cliccando sul +, lasciando le opzioni come sono (Partizione GPT e partition number: 1).

Nota: per creare un
RAID1+0 detto anche RAID10, invertite le sequenze 3-5.

Se utilizzate dischi WD Caviar Green (WD10EARS) consiglio di attivare la funzione Advanced Format 4k nella fase di formattazione UFS, le prestazioni in scrittura aumentano non di poco (Info).

Un ringraziamento a 
Labview per la descrizione della procedura.



I dischi formattati UFS hanno una piccola percentuale (8% se non diversamente impostato) di spazio dedicato alla manutenzione.




Se invece avete bisogno di creare un RAID Hardware utilizzando un controller o la vostra scheda madre o semplicemente vi servono informazioni generali sull'argomento:


Questa guida, creata da attackment, chiarirà ogni vostro dubbio.




UTENTI E GRUPPI



Create un utente personalizzato andando in Accesso>Utenti e Gruppi:

Cliccate sul "+".

Inserite il nome che volete usare per accedere (consiglio tutte minuscole), il nome completo (potete scriverci quello che volete, al login vi chiederà quello di prima), e la password.

In ID utente inserite 1001.

Lasciate Shell così com'è.

In "Gruppo Primario" selezionate "admin";

In "Directory Home" mettete " / " senza le virgolette.

Date un segno di spunta all'ultima opzione, "Accorda accesso al portale utente".

Annotatevi nome utente e password, possono servirvi nelle sezioni successive della guida.

Dovrebbe apparire così: 

 

Lasciate tutto com'è e cliccate su "Aggiungi".

Se inserite nome utente e password uguali a quelli utilizzati per accedere alla Web GUI vi risulterà più facile utilizzare ogni servizio protetto da autenticazione.

Cliccate in basso su Save; Le impostazioni sono state applicate.

Nella scheda affianco potete cambiare la password per accedere alla Web GUI (è anche la password di root).

Andiamo su Sistema>Avanzato e selezionate "Abilita l'ottimizzazione di alcune variabili del kernel"; cliccate su Salva.

Per rendere effettive alcune modifiche, riavviate il server cliccando su Sistema>Riavvia.


Se avete selezionato   https   come protocollo di connessione della Web GUI, prima dell’indirizzo dovrete sempre scrivere   “https://”   ad esempio   “https://192.168.1.5   . Se avete lasciato   http   non ci sono particolari accorgimenti.

ALTRE INTERFACCE DI RETE


FreeNAS può gestire più reti contemporaneamente.

Per utilizzare una interfaccia di rete secondaria, che può essere Firewire, Wi-Fi ecc..., andate su Rete>Gestione interfaccia, cliccate sul “+sotto al menu a tendina affianco a Porta di rete. Dovete riavviare per completare l’attivazione del nuovo dispositivo.

Per gestire la nuova interfaccia di rete, apparirà una nuova voce nel menù a tendina di Rete, cliccandoci avrete accesso alle impostazioni specifiche della connessione.


Se nessun dispositivo o nessun segno+” appare, vuol dire che l’interfaccia o il dispositivo non sono stati riconosciuti, non inseriti correttamente o disattivati.

L’aggancio di FreeNAS ad una rete Wi-Fi è un po’ più complesso, infatti dovrete inserire manualmente e precisamente il nome e i dati della vostra rete wireless. Non potete sfruttare o creare reti ad-hoc.

Se avete aggiunto la rete su Gestione interfaccia e riavviato il server, apparirà il nome OPT1 sul menù di Rete o comunque una nuova voce, come mostrato qui sotto:

Cliccando su OPT1 noterete come la configurazione della rete è leggermente diversa.

In basso è infatti presente il menu “Configurazione wireless. Inserendo i dati del vostro router Wi-Fi e riavviando il server si aggancerà al punto di accesso.


L’ordine delle reti può essere cambiato su Rete>Gestione interfaccia.

La rete principale (la prima) verrà utilizzata anche per connettere FreeNAS ad internet, mentre OPT1, OPT2, OPT3, ecc... solo per la connessione ad altre reti/PC. Cambiare la gerarchia delle reti richiede sempre un riavvio.

Esempio: rete wireless connessa al router impostata come principale e OPT1 configurata per connettersi ad un altro PC, senza connessione ad internet.

Se rimuovete la scheda di rete impostata come principale, vi toccherà riconfigurare gli indirizzi IP come descritto nella pagina “Installazione” di questa guida.

La Web GUI e gli altri servizi saranno disponibili su tutte le reti.


Se non funziona, verificate di aver messo correttamente tutti i dati, che il punto di accesso sia raggiungibile, di non utilizzare la WEP a 64 bit e controllate su Stato>Interfacce la connettività della nuova interfaccia di rete.

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