ESEMPI DI CONFIGURAZIONI DI RETE


In questa sezione illustrerò e descriverò alcuni esempi di configurazione di rete, per funzionare e impostare al meglio la vostra LAN base alle vostre esigenze. L’icona blu del Wi-Fi serve ad indicare una connessione wireless, mentre la linea di connessione senza alcun simbolo, indica un collegamento via cavo (ethernet)



Esempio 1:


Questa è la situazione più comune, il vostro server connesso ad un router (o modem/router che sia), che può disporre di wireless o solo di collegamento via cavo.

Un router wireless semplificherà la condivisione di file tra diversi dispositivi come cellulari o computer portatili.

Qui una piccola illustrazione:

Il principale vantaggio di questo tipo di configurazione è la comodità: avrete infatti la possibilità di condividere le vostre cartelle con qualunque dispositivo dotato di connessione ethernet o Wi-Fi.

Lo svantaggio è che dovrete avere il PC fisso vicino al router per sfruttare la velocità della ethernet, dato che il wireless non fornisce le stesse prestazioni e la stessa stabilità (comunque sufficiente per dispositivi portatili come smartphone o computer portatili). Il router inoltre potrebbe essere un potenziale collo di bottiglia se poco potente o economico.



Esempio 2:


Un po’ meno frequente è invece il collegamento diretto server>PC. In questo caso le possibilità di connettività sono molto limitate, ma solitamente chi adotta questo tipo di soluzione ha bisogno solo di un server per backup o per un ristretto numero di utenti.

Sono svariati i vantaggi di questa soluzione: il primo è che non avrete colli di bottiglia, se non dall’hardware stesso del server o del vostro PC. Potete quindi sfruttare tutta la banda disponibile (meglio se gigabit).

Avrete inoltre maggiore sicurezza, dato che il server è connesso esclusivamente ad un PC.

Gli svantaggi sono perlopiù l’assenza di connettività internet da parte del NAS e l’impossibilità di interfacciarsi con altre periferiche (da un altro punto di vista può essere un vantaggio, come detto prima).



Esempio 3:


Qui viene fatto un mix tra l’esempio 1 e l’esempio 2, una configurazione leggermente più complessa.

Il server è direttamente collegato al PC, ma contemporaneamente agganciato al router via Wi-Fi tramite un dongle wireless.

Il router poi condividerà il collegamento del server con altre periferiche mobili via wireless. Anche il PC sarà connesso al router via Wi-Fi, per poter utilizzare internet.

La configurazione descritta evidenzia da subito i suoi punti di forza: andrete a piena velocità con il computer direttamente connesso al server ma contemporaneamente, tramite la connessione wireless, riuscirete a condividere i file su dispositivi mobili. Il server quindi usufruirà anche della connessione ad internet. E’ comodo inoltre se non potete mettere il server vicino al router come nell’esempio 1.

Gli svantaggi di questo soluzione sono principalmente due: dovrete innanzitutto configurare due interfacce di rete nel server e impedire al PC connesso di sfruttare la condivisione “lato router” per sfruttare la velocità della connessione ethernet diretta. A questo proposito sarete costretti ad utilizzare due diversi indirizzi IP. Uno per la sola connessione server>PC e uno per il router e l’interfacciamento ad altre periferiche. Fate attenzione inoltre alla portata del segnale Wi-Fi tra server>router. Personalmente, utilizzo questo tipo di configurazione.



Esempio 4:


L’esempio 4 è da considerarsi un’evoluzione dell’esempio 2. Qui infatti il server è connesso direttamente a tre o più PC tramite uno switch ethernet.

Principalmente, i risultati si tradurranno in velocità: il server è connesso direttamente ai PC con uno switch, e non ci saranno colli di bottiglia se non nell’hardware stesso dei sistemi connessi.

Avrete comunque minor sicurezza dato che le condivisioni raggiungeranno tutti PC connessi allo switch; a questo proposito potete attivare le blacklist degli indirizzi IP come descritto nella guida. In questa particolare situazione il server non dispone di connettività internet, integrabile prendendo spunto dall’esempio 3 (aggiungendo una interfaccia wireless al server), stesso discorso per i PC.

Gli indirizzi IP dei computer e del server connessi allo switch devono essere configurati come statici e impostati manualmente.



Esempio 5:


Questa situazione è abbastanza rara e adatta solo ad esigenze specifiche, abbiamo infatti il server collegato ad un router connesso a sua volta ad altre periferiche via cavo e non, e contemporaneamente (il server) è connesso ad uno switch ethernet a cui sono collegati altri PC.

Esempio 6:


Questa configurazione di rete si distacca dalle altre per l’approccio utilizzato nel condividere le risorse del server, interamente sul web.

Il server è direttamente connesso ad un modem/router che, fornendo connettività internet e port forwarding, permette al NAS di essere “visto” dall’esterno. I computer e i dispositivi si connetteranno via internet.

Il vantaggio particolare di questo tipo di soluzione è la reperibilità: il vostro server e i vostri dati saranno disponibili in tutto il mondo, da ogni PC dotato di connettività internet. Avrete quindi i vostri dati sempre a portata di mano. La versatilità di FreeNAS rende inoltre possibile amministrare il server e tutte le sue caratteristiche lontano dalla sua posizione fisica. Con Dyndns poi diventa tutto più semplice, soprattutto se non disponete di IP fisso.

Come i pro, anche i contro sono molteplici.

Se succede qualcosa all’hardware del vostro server e siete lontani da casa perderete le possibilità di avere i vostri dati ovunque appena descritte. Se il server malauguratamente si spegne, come lo riaccendete?

Stesso discorso per la connessione, conoscendo i provider italiani avrete sicuramente a che fare con disconnessioni e rallentamenti vari; il trasferimento di un file da 600 MB può richiedere anche più di un’ora (con l’ADSL abbiamo velocità in upload che fanno ridere).

Dovete configurare il port forwarding e il DDNS sul vostro router o modem/router (che potrebbe anche non supportarlo).

Sarete più esposti a rischi di sicurezza e attacchi DoS.

Dovrete tenere il server acceso 24/7.




Questi esempi di configurazione sono solo di riferimento, esistono tantissime possibilità di connessione ed interfacciamento con altre periferiche. Potete infatti mischiare gli esempi creando reti più complesse o affiancare due o più server a diverse reti in contemporanea.

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